lunedì 28 maggio 2012

Dramma Criscito, fuori dalla Nazionale «Scommesse? Io non c'entro nulla»

COVERCIANO - «Io non c'entro un bel niente. Nella foto incriminata ero con dei tifosi del Genoa. Io sono estraneo a tutto». Ancora in tuta rossa della Nazionale, quasi con le lacrime agli occhi, Domenico Criscito, "Mimmo" per gli amici, abbandona il ritiro della Nazionale. «Come stai?», gli chiedono i cronisti. «Come volete che stia in un momento così» risponde affranto, con la testa china.
INDAGATO E ESCLUSO - Lunedì da incubo per Criscito, svegliato all'alba dalla polizia che gli ha perquisito la stanza e l'armadietto nel ritiro della Nazionale a Coverciano. Poi la mazzata all'ora di pranzo: niente Europei, escluso perché indagato con l'accusa più infame per un calciatore, associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Perdere la faccia e l'azzurro in un colpo solo.

«PRESSIONE DISUMANA» - Prandelli ha spiegato poi che l'esclusione di Criscito dalla la lista dei 25 convocati per l'amichevole di martedì con il Lussemburgo, e quindi anche dall'Europeo, è dovuta al fatto che il giocatore «avrebbe vissuto una pressione che nessun essere umano può reggere. Non è assolutamente sereno». Non solo, però, una questione di serenità, ma anche un atto pratico: Criscito, infatti, «avrebbe potuto essere chiamato dai pm in qualsiasi momento, prima di una partita», ha aggiunto il ct.

BONUCCI RESTA COL GRUPPO - Anche il collega di difesa Leonardo Bonucci, che risulterebbe indagato a Bari, rischia di fare la stessa fine. Al momento lo juventino è tra i 25 azzurri convocati. «Non ha ricevuto alcun avviso formale da parte delle procure», la spiegazione che danno dalla Nazionale. Morale: Bonucci si allena e resta nel gruppo. Anche se va ricordato che Prandelli deve ancora procedere a due tagli entro martedì sera, lo juventino non dovrebbe essere escluso: «Se sta bene, domani sarà nella lista dei 23 per l'Europeo - ha infatti confermato il ct - Per Bonucci a noi non risulta nulla di quello che sta uscendo, siamo relativamente tranquilli prima di dire determinate cose».


Domenico Criscito, indagato per il calcioscommesse
BARRICATO - Criscito, ex Genoa e ora in forza allo Zenit di San Pietroburgo (dove guadagna 2,8 milioni di euro l'anno a stagione) ha passato la giornata barricato in camera, dopo aver saltato il tradizionale riscaldamento della mattina con i compagni. Prima avvisaglia di una tempesta che gli stava piovendo addosso. Il destino ha voluto che s'incontrasse a Coverciano con Fabio Pisacane, l'ex amico della Ternana salito agli onori delle cronache per aver denunciato un tentativo di combine. A Picasane ha regalato la maglia azzurra che lui, per il momento, non potrà indossare.
«Voglio essere sentito al più presto dai pm di Cremona, anche domani (martedì, ndr), per chiarire tutto», aveva fatto sapere attraverso il suo procuratore Andrea D'Amico.
Criscito nega qualsiasi addebito. «È caduto dalle nuvole perché è totalmente estraneo a qualsiasi vicenda», ha aggiunto D'Amico. A lui Criscito ha detto «di essere andato solo a un incontro con i tifosi dopo un derby perso» senza conoscere l'identità di chi gli stava accanto. Agli inquirenti dovrà però spiegare le foto di quel «summit» in un ristorante ligure, il 10 maggio 2011, nei giorni precedenti la partita Lazio-Genoa, a cui preso parte oltre a Criscito, Sculli, un pregiudicato bosniaco e due capi ultrà genoani.

IL BLITZ IN CAMERA - A quanto risulta gli agenti della squadra mobile di Firenze, che hanno notificato l'informazione di garanzia a Criscito, si sono recati direttamente nella stanza del giocatore. Con lui c'era Ranocchia, il centrale dell'Inter. Criscito sarebbe rimasto calmo di fronte agli agenti che hanno perquisito la sua stanza e l'armadietto. Non sarebbe stato sequestrato materiale.

LA DIFESA DI ALBERTINI - Il blitz a Coverciano non ha lasciato del tutto indifferente la comitiva azzurra. Tutt'altro. Nell'annunciare l'addio di Criscito dalla spedizione in Polonia-Ucraina, il vice presidente della Figc, Demetrio Albertini, in conferenza stampa a Coverciano ha tra l'altro parlato di «tempistica anomala». Gli azzurri sono infatti in partenza per Parma, dove martedì sera affronteranno il Lussemburgo in amichevole. Un test chiave in vista del debutto ufficiale l'8 giugno contro la Spagna.
La decisione di non includere Criscito nella lista per Euro 2012 «è stata una scelta condivisa tra Prandelli e la federazione» e in un certo senso dallo stesso giocatore «anche lui - ha proseguito Albertini - era dispiaciuto per le ripercussioni sulla nazionale e sullo spogliatoio». Quindi la chiusura: «Mi ha spiegato alcune cose, credo alla sua versione e alla sua innocenza».

LA LISTA -Per l'amichevole con il Lussemburgo il ct si è cautelato in difesa, e un po' a sorpresa, con l'interista Ranocchia, destando ancora preoccupazione il problema muscolare che affligge Chiellini (stiramento). Sciolto invece il nodo del terzo portiere, Sirigu e non Viviano. Già esclusi i difensori Astori, Bocchetti (più Criscito, ovviamente) e i centrocampisti Cigarini, Schelotto e Verratti. Il ballottaggio che toglie il sonno all'allenatore azzurro è quello tra Giaccherini, ala juventina, e le due punte Borini e Destro. Lottano in tre per un posto. L'elenco ufficiale, come da regolamento Uefa, sarà comunicato dalla Figc entro le ore 12 di martedì.

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