Stavolta pensando all'arrivo dell'Estate
Vi propongo una serie di diete veramente allettanti...
Secondo un sondaggio realizzato dall’Andid(Associazione Nazionale Dietisti Italiani), l’errore più comune seguito dagli italiani, in tema di diete, è quello di seguire regimi alimentari molto rigidi, ipocalorici e quindi non costanti nel tempo. I dati raccolti dall’Andid indicano come 9 italiani su 10 sbagliano a seguire diete drastiche e poco efficaci, con il rischio di dar vita a squilibri fisiologici significativi e di recuperare in poco tempo, i chili faticosamente persi.
La risposta invece è da ricercare in un regime alimentare personalizzato, equilibrato e scegliere i cibi giusti che aiutano a perdere peso e a bruciare i grassi, nemici da combattere per recuperare il nostro benessere psico- fisico.In virtù di quanto accennato.
L'estate e alle porte e molti stanno pensando di dimagrire...
Ma Attenzione!!!!!!
Ci sono moltissime diete.
Dieta Mediterranea
Dieta dissociata
Dieta dei 3 giorni
Dieta della frutta
Dieta Dukan
E poi le anti colesterolo,anti questo e anti quello....
E chi più ne a più ne metta....
La prima cosa da fare prima di iniziare una dieta.
Esserne veramente convinti,se no perderete solo tempo,salute,e soldi.
Farsi un esame del sangue per vedere se avete problemi di colesterolo,valori alti e altro,questo esame serve per far si di fare una dieta adeguata a voi.
DIETA MEDITERRANEA, "L' ITALIANA" PER LA SALUTE E IL BENESSERE
La dieta mediterranea è quella indicata come la più completa e corretta. Potrebbe anche definirsi dieta italiana, in quanto basata sugli alimenti e i prodotti nostrani idonei per la salute per il loro basso contenuto in colesterolo e l'elevato contenuto in vitamine e fibra. Ad opera del nutrizionista americano Ancel Keysd, la dieta mediterranea è stata esportata negli Stati Uniti proprio allo scopo di combattere la ipercolesterolemia indotta dalla dieta americana.
L'alimentazione di questa dieta si basa su prodotti locali, freschi; oltre ad accompagnarsi ad uno stile di vita corretto, mira a creare delle abitudini alimentari più sane come quelle seguite per tradizione dai popoli della regione mediterranea. Sono previste da questa dieta elevate quantità di frutta, verdura, patate, fagioli, noci, semi, pane e cereali; solo l’olio d’oliva per cucinare e per condire; moderate quantità di pesce, poca carne; moderate quantità di formaggio grasso e yogurt intero; consumo non eccessivo di vino, di solito ai pasti. Banditi i grassi animali.
Colazione Latte parzialmente scremato con orzo (140 gr.) o yogurt alla frutta (125 gr.) - 50 ml. di caffè; un cucchiaino di zucchero; due fette biscottate integrali (30 gr.) o biscotti secchi, pane, crackers, gallettte
Pranzo
70 gr.spaghetti o gnocchi (200 gr.), riso (70 gr.)
Peperoni grigliati (150 gr.) o verdure crude con olio (90 gr.), verdure cotte con olio (150 gr.), verdure miste in padella (140 gr.)]
Un cucchiaino di olio extra vergine di oliva o olio di soia, di mais o vinacciolo (5 gr.)
Frutta fresca di stagione (140 gr.)
Acqua minerale / 1 bicchiere di vino
Cena Vitello, manzo, pollo o tacchino ai ferri (120 gr.); trota, dentice, sogliola, merluzzo, platessa, nasello o pesce spada (160 gr.); uova (1-2.); bresaola, prosciutto crudo o cotto magri (80 gr.); coniglio o selvaggina (150 gr.); mozzarella, crescenza, fior di latte, quartirolo o ricotta (50 gr.); formaggi light (70 gr.)
Carote grattuggiate (130 gr.) o verdure crude (130 gr.) o cotte (160 gr.)
1 cucchiaio di olio extra vergine d'oliva (5 gr.)
Pane (60 gr.) o crackers (40 gr.) grissini (40 gr.)
Mele (160 gr.) o frutta fresca di stagione (160 gr.)]
Acqua minerale; 1 bicchiere di vino
Potrete variare tutti questi ingredienti durante la settimana.
Dieta a Zona.
La dieta a zona, o cosidetta dieta a "blocchi" sviluppata dal Dr. Barry Sears, con l'obiettivo di strutturare un’alimentezione ideale per produrre eicosanoidi buoni e reprimere quella di eicosanoidi cattivi, con il risultato di migliorare molte funzioni del nostro organismo. Gli ecosanoidi sono sostanze che controllano il sistema ormonale del nostro organismo, testosterone, insulina e glucagone e i loro livelli possono essere influenzati dall’alimentazione.
La regolazione dell'ormone insulina in questa ottica è molto importante perchè controlla la presenza degli zuccheri nel sangue e dunque la produzione di eicosanoidi cattivi che deriva da iperglicemia (molto zucchero nel sangue). La dieta a zona si basa sull’assunto che una dieta corretta e funzionale deve poter mantenere l'equilibrio ormonale e l'effetto ormonale dei carboidrati è differente dall'effetto ormonale delle proteine o dai grassi. E la salute e il benessere del nostro organismo sono il risultato dell’equilibrio di questi fattori che controllano il sistema ormonale. La chiave di lettura della dieta a zona è il controllo ormonale e riuscire a modulare i livelli di insulina così che il corpo sia messo nelle migliori condizioni per usare il grasso come combustibile. Questa dieta è basata sul corretto equilibrio tra carboidrati e proteine non in una visione globale giornaliera ma in ogni singolo pasto chiamato nella zona blocco. Sulla base del grasso corporeo e dell’attività fisica, è possibile stabilire la quantità di proteine di cui si necessita. Successivamente si possono calcolare le quantità dei carboidrati (prevalentemente frutta e verdura) e dei grassi (non saturi) tali da consentire la proporzione 40/30/30.
Una giornata tipo di dieta zona
Colazione: 2 wasa e 60 g bresaola
Spuntino: 4 biscotti zona
Pranzo: 50g avena decorticata 80 g di tonno, insalata e pomodori, 2 cucchiaini di olio
Spuntino: mezza mela 35 g di prosciutto
Cena: 90g di petto di pollo 150 di peperoni e 150g di melanzane 1 pera.
Le principali caratteristiche della dieta a zona sono:
• Proteine basse in grasso saturo: Le proteine stimolano un ormone chiamato glucagone, che ha un effetto fisiologico opposto all'insulina. Il glucagone è un ormone grasso-mobilizzatore e rallenterà la produzione di insulina, bruciando il grasso accumulato.
• Carboidrati a basso indice glicemico (soprattutto frutta e verdura) per mantenere bassi e costanti i livelli di insulina, così da impedire i processi di immagazzinamento sotto forma di grasso corporeo.
• Grassi non saturi e soprattutto oli per mantenere una buona attività cardiaca. La Dieta a Zona presenta un piano di riduzione dei carboidrati e delle proteine paritario, con una più accentuata diminuzione dei grassi. Queste ripartizioni rappresentano le più recenti raccomandazioni alimentari dal Joslin Diabetes Research Center presso la Harvard Medical School per il trattamento di obesità e diabete di tipo 2.
Con il giusto equilibrio di proteine, carboidrati e grassi, è possibile controllare i due principali ormoni: insulina, glucagone.
Un eccesso di insulina determina maggiore fame e maggiore facilità ad ingrassare e dunque è basilare che essa non sia mai troppo alta questo è l’obiettivo della dieta zona.
Iniziamo con le proteine l’organismo è incapace di costruirle e dunque è fondamentale l’apporto quotidiano. Senza un adeguato apporto di proteine, i muscoli si indeboliscono e il sistema immunitario diventa molto meno efficace.
In secondo luogo, le proteine stimolano il rilascio di glucagone, un ormone che incide sull’equilibrio dei livelli di zucchero nel sangue .Senza le giuste proteine in un pasto, la fame (a causa della incapacità di mantenere livelli di zucchero nel sangue) dopo due o tre ore dal pasto si farà sentire. Inoltre il glucagone agisce da freno all’eccesso di secrezione di insulina; per mantenere un apporto proteico corretto, non serve necessariamente cibarsi di proteine animali della carne.
Si può infatti mangiare per la stessa quantità di proteine, uova, prodotti lattiero-caseari a basso tenore di grassi, tofu, soia.
Il fatto di utilizzare un basso apporto di grassi durante i pasti significa mantenere la quantità di grassi saturi al minimo (in quanto possono aumentare indirettamente i livelli di insulina).
Alcuni cibi sono buone fonti di apporto di proteine basse in grasso saturo: petto di pollo; tacchino; pesce; carne bianca di vitella; bianchi d'uovo; tofu; soia disidratata.
Le proteine "sfavorevoli" sono quelle alte in grassi saturi: tuorlo d'uovo, carne rossa; maiale; carni d'organo (fegato, cervello, interiora). I grassi saturati tendono a rendere le membrane delle cellule più rigide, inducendo le cellule a non rispondere adeguatamente a livelli normali d'insulina. Cioè il corpo è meno ricettivo agli effetti di insulina (una circostanza conosciuta come "resistenza all'insulina").
Equilibrio con i carboidrati
E’ necessario trovare a questo punto un equilibrio fra le proteine e i carboidrati che non sono soltanto pasta e dolci ma anche frutta e verdura e si comportano in modo diverso come stimolo secretorio dell’insulina. Alcuni sono carboidrati che hanno una bassa capacità di stimolo e altri hanno un elevato grado di stimolare l'insulina. Dal momento che l’importante è tenere sotto controllo l'insulina, si deve essere certi che la maggior parte dei carboidrati provengano principalmente da frutta e verdura, e che altri carboidrati (ad esempio, cereali e amidi) utilizzati in modeste quantità alla stregua di condimenti.
Maggiore è l’indice glicemico di un dato alimento maggiore è la sua capacità di stimolare l'insulina.
Gli ortaggi (fatta eccezione per il mais e carote) hanno sempre un basso carico glicemico e la frutta (tranne che per le banane e l’uva passa) di solito ha un carico glicemico medio. Amidi e cereali (ad eccezione di farina d'avena e orzo, che sono molto ricchi di fibre solubili) hanno un elevato carico glicemico.
Carboidrati favorevoli: quasi tutte le verdure, la maggior parte della frutta, eccetto banana e uvetta.
Carboidrati sfavorevoli: cereali e amidi (pasta, pane, cereali, patate, ecc) fatta eccezione per avena ed orzo
Frutta (banane, uva, ecc). Ortaggi (mais).
I grassi:
dividiamo in 2 categorie grassi: buoni, derivanti da monoinsaturi e Omega-3; e grassi cattivi cioè saturi e trans. Tra i primi: l’olio d’oliva e l’olio di pesce contenente omega3 eccezionalmente utili per la salute cardiaca; tra i secondi burro, panna, e tutti i derivati del latte intero le carni rosse e le carni di maiale grasse che contengono grassi saturi; per ciò che concerne i grassi trans, sono grassi artificiali nati all’interno del settore alimentare. La famosa dicitura olio vegetale idrogenato" significa che quel determinato prodotto contiene grassi trans. Questi grassi servono a conservare gli alimenti ma vi sono dimostrazioni del fatto che i grassi trans alzano il rischio di incidenza delle malattie cardiache.
Grassi buoni: olio d'oliva, mandorle, avocado, oli di pesce.
Grassi cattivi: burro, grassi di carne rossa, tuorli d'uovo, organi, prodotti alimentari trasformati (ricchi di grassi trans)
Entriamo nel dettaglio. In primo luogo, bisogna avere una visione del piatto diviso in tre sezioni. Considerare una quantità ridotta di proteine ricche di grassi, non più grande o più spessa del palmo di una mano. Per il resto considerare gli altri due terzi del piatto per frutta e verdura, una piccola quantità di grassi monoinsaturi, come olio d'oliva, frammenti di mandorle, o anche guacamole.
Bisogna nutrirsi nell’ottica di un buon equilibrio anche fuori pasto. Ciò significa ottenere un bilanciamento di proteine e carboidrati ad ogni pasto e/o spuntino. Per esempio, non è possibile avere tutte le proteine in un pasto e tutti i carboidrati in quello successivo. La visione migliore è quella di considerare il cibo come un farmaco, quindi prendere la dose giusta al momento giusto. La migliore soluzione è quella di assumere la stessa quantità di farmaco ogni volta. Perché?
Per conservare l’effetto e il beneficio derivato all'interno di una zona; non troppo alto (dove è tossico), né troppo basso (altrimenti non funziona). L’ingestione degli alimenti va vissuta allo stesso modo, nell’ottica di mantenere l'insulina in una zona di bilanciamento di proteine e carboidrati Il sistema della dieta a zona La dieta a zona va calcolata in base alle caratteristiche dell’individuo, e funziona a blocchi: Il primo step della dieta a zona è il calcolo del fabbisogno proteico in base al peso corporeo e al livello di attività fisica. In relazione a questo risultato, si procede calcolando il numero dei blocchi che andrà a comporre la nostra dieta. In pratica, la somma delle proteine di cui necessita il nostro organismo andrà poi divisa per i 7 giorni durante i quali si consumano i pasti. Il risultato di questo calcolo andrà poi diviso per il numero dei pasti consumata nell’arco della giornata, che sono idealmente 5, non molto abbondanti per evitare sbalzi glicemici. Da questa operazione, trarremo il numero dei blocchi che andrà a comporre il singolo pasto. Per ogni 7 grammidi proteine – 1 blocco – si dovranno consumare 9 grammi di carboidrati e 3 grammi di grassi monoinsaturi. Ricordare per questi calcoli che: 1 blocco di proteine è di 7 grammi; 1 blocco dei carboidrati è di 9 grammi; 1 blocco di grasso è di circa 3 grammi. Questi tre blocchi dovranno essere sempre in relazione tra loro, per restare nella zona.
Per ogni blocco di proteine è necessario 1 blocco di carboidrati e un blocco di grassi. Tutti i pasti devono comprendere sempre carboidrati, grassi e proteine, in proporzioni 40% - 30% - 30%, così da agire sul metabolismo attraverso il nostro sistema alimentare che si ripercuote anche sul funzionamento ormonale.
E’ importante che i pasti siano consumati ogni due quattro ore per mantenere la velocità del metabolismo. L’acqua deve essere consumata abbondantemente. Un esempio di blocco proteico è dato da 46 gr. di pesce bianco, oppure 32 gr di petto di pollo, o 1 uovo, o 46 gr di stracchino, o 35 gr di prosciutto. Un blocco di carboidrati corrisponde invece, ad esempio, a 200 gr di pomodori, oppure 330 gr di carote, o 50 gr di patate, o 13 gr di pane o 12 g. di pasta. Infine un blocco di grassi può essere composto da 2cucchiaini di olio di oliva, oppure 3 olive o 6 arachidi. Verdure fresche come ad esempio cavolo, fagiolini, lattuga, spinaci, zucchine non devono essere conteggiate nel calcolo dei blocchi. Un pranzo è composto di solito da non più di 3 o 4 blocchi, a seconda del fabbisogno. Uno spuntino è composto da 1 blocco o da 2 blocchi a seconda delle necessità.
Mangiare il pranzo in ufficio, purtroppo, capita alla maggior parte degli italiani, che si devono accontentare di un panino trangugiato davanti alla schermo del pc, oppure di un qualche piatto precotto poco equilibrato eccessivamente grasso.
Purtroppo i tempi lavorativi non consentono un tempo adeguato per il pranzo ma nemmeno per l’esercizio fisico e cosi, fra sedentarietà e pasti veloci e poco sani il peso aumenta.
Ma cosa fare per contrastare questo “trend da ufficio”?
C’è un dieta sana ed efficace anche per chi è poco abile ai fornelli e/o per chi non ha la possibilità di curare quotidianamente la propria alimentazione
È un regime alimentare piuttosto facile e abbastanza compatibile con gli orari lavorativi.
La dieta sana propone un menù giornaliero di circa 1400 calorie durante la settimana, mentre restringe a circa 1000 calorie durante il week end.
Questa dieta sana e equilibrata vi può aiutare a perdere un chilo circa alla settimana, senza complicazioni culinarie e organizzative.
Ecco alcuni consigli per adottare una dieta sana nonostante gli impegni professionali:
Durante la settimana:
Colazione: una cappuccino, un frutto, due biscotti integrali
Spuntino: uno yogurt magro
Pranzo: un panino integrale con bresaola e rucola,
oppure con crudo o tacchino e verdure grigliate, e infine 2 fette di ananas
Spuntino: un frutto o 2 biscotti integrali
Cena: 100-150 g di carne o pesce alla griglia oppure al forno, verdure cotte o crude condite con olio(1-2 cucchiaini)peperoncino e spezie o erbe aromatiche, una fetta di pane integrale
Oppure minestrone con legumi e una manciata di riso o pastina e, per concludere, un frutto
Mentre nel week-end viene suggerito:
Colazione: 1 bicchiere di acqua, un frutto, 20 g di cereali 100 gr di yogurt magro.
Spuntino: una spremuta di pompelmo
Pranzo: 100gr di prosciutto, fagiolini lessati, insalata,
oppure petto di pollo, insalata di pomodori e basilico
fiocchi di latte o formaggio magro e verdure cotte o crude condite con olio(1-2 cucchiaini) peperoncino origano o prezzemolo.
Cena:100 gr di pesce ai ferri, una piccola patata lessate, finocchi in insalata, 1 mela
Oppure tonno al naturale e insalata di sedano un piccolo panino
Minestrone con legumi e riso un frutto
Frittata con 2 uova e pomodoro, verdure di stagione, un frutto.
IN VACANZA DIMAGRISCI CON LA DIETA ESTIVA DA SPIAGGIA!
Una dieta estiva da spiaggia, a quanti di noi interessa? Se facciamo un rapido calcolo sono parecchie le persone che Molte persone arrivano al mare ossessionati dalla prova costume, ragion per cui per la maggior parte di loro è la primavera o l'inizio dell'estate (questo per i ritardatari) il momento in cui si vuole giocare il tutto per tutto e provare a perdere un po' di peso.
C'è invece una larga parte di persone che per un motivo o per un altro (stress, problemi di lavoro, ecc.) non ce la fa a mettersi a dieta prima delle vacanze e vorrebbe approfittare proprio di questo periodo per scendere di qualche chilo e modellare la forma, con la complicità del mare e dell'abbronzatura. E' in questo caso che la dieta estiva da spiaggia può essere la soluzione ideale per perdere peso in vacanza e stare bene.
Questa dieta estiva dura due settimane e permette di perdere una taglia. Inoltre si tratta di una dieta estiva molto semplice da seguire, perché bisogna alternare le quattro varianti di pranzo e cena proposte. Da bere, in mancanza di suggerimenti diversi, solo acqua non gassata.
Dieta estiva:
Colazione dieta estiva:
tè o caffè con dolcificante, due fette biscottate con due cucchiai di marmellata, una pesca o un kiwi.
oppure
tè o caffè con dolcificante, uno yogurt magro con un cucchiaio scarso di muesli, un'arancia o una mela.
Spuntino dieta estiva: un ghiacciolo semplice oppure un succo d'ananas senza zucchero.
Pranzo dieta estiva: da alternare a piacere dal lunedì al sabato
-Un'insalata con lattuga, pomodorini, cinque olive nere o verdi, una scatola media di carne simmenthal o cento grammi di tonno, un cucchiaino di olio, limone o aceto quanto basta. Un pacco di crackers.
- Un gelato alla crema tipo Cornetto o Magnum e un frutto a scelta.
- 150 grammi di cottage cheese, un'insalata di carote grattuggiate con un cucchiaino di olio e limone, sale e pepe.
- Un toast piccolo con prosciutto cotto (max 50 grammi) e melanzane o zucchine grigliate condite con aceto balsamico, acqua e un frutto.
- Un'insalata con rucola, due uova sode divise a metà o 100 grammi di bresaola, una carota media a dadini e degli champignons crudi. Una piccola pera.
Spuntino dieta estiva: un ghiacciolo semplice oppure un succo d'ananas senza zucchero.
Cena dieta estiva: da alternare a piacere dal lunedì al sabato
- Un trancio di tonno fresco o pesce spada alla griglia (max 200 gr), con succo di limone, pepe e prezzemolo. Verdure grigliate o insalata a scelta condite con max un cucchiaino di olio. Un bicchiere di vino bianco secco.
- Una spigola, merluzzo o orata al forno (max.200 gr) con pomodorini e origano fresco cotta in un contenitore antiaderente. Verdure grigliate o insalata a scelta condite con max un cucchiaino di olio. Cento grammi di patate lesse condite con sale, pepe, prezzemolo e un cucchiaino di senape.
- Una melanzana o un peperone al forno ripiena con pomodorini, cento grammi di mozzarella vaccina, menta fresca, sale, pepe, una spovlerata di pangrattato e un cucchiaino di olio. Cruditè di carote e cetriolo, un bicchiere di vino bianco secco.
- 100 gr di petto di pollo o vitello arrosto con peperoni grigliati e conditi con un cucchiaino di olio, trito di capperi e prezzemolo, sale e pepe. Cento grammi di patate lesse condite con sale, pepe, prezzemolo e un cucchiaino di senape.
La domenica è giorno libero.
ADOLESCENTI: UNA DIETA CORRETTA APPOSTA PER LORO. GOLOSA, NUTRIENTE E SANA.
Spesso far mangiare bene i nostri figli è un impresa piuttosto difficile.Ormai i fast food, le patatine fritte e le pizzerie al taglio sono i luoghi più gettonati dagli adolescenti che escono da scuola dopo le lezioni.
Ma quali sono gli alimenti più giusti e sani per la loro età?
Questo è un dilemma che probabilmente si è posto ogni genitore.
Nonostante i dubbi, l’informazione e le campagne per una sana alimentazione, l’Italia è figura ancora come uno dei paesi europei con maggior casi di bambini e adolescenti in sovrappeso.
Ci sono periodi in cui i ragazzi hanno bisogno di maggiore energia e, questi bisogni, vanno soddisfatti con criterio e con equilibrio.
Innanzitutto è molto importante puntare sulla varietà e porre particolare attenzione alle calorie degli alimenti
Cioccolato, merendine dolci o salate, sono alimenti particolarmente calorici e vanno consumati in piccole dosi.
È importante inserire una porzione di frutta e verdura nella dieta dei ragazzi. Questi alimenti sono ricchi di acqua e fibre, regalano sazietà e non eccedono di calorie.
Infine una altra piccola regola utile per preservare la salute (e linea) dei nostri ragazzi è utile sostituire pane e pasta raffinata con cereali integrali.
Una giornata tipo:
Colazione: Spremuta di agrumi oppure un tazza di latte, biscotti alle mandorle o avena e un frutto. Oppure latte parzialmente scremato con cacao una manciata di cornflakes e un kiwi o un altro frutto a piacere.
Spuntini a scelta fra :Yogurt ai cereali, un frullato, un frutto. 1 o 2 volte a settimana sono concesse una fettina di torta di carote fatta in casa o un fagottino di mele e nocciole con cioccolato.
Pranzo: Riso giallo allo zafferano e tortino di ricotta e zucchine. Oppure cous cous con verdure e spiedini di pollo, o altrimenti, un piatto di spaghetti (70gr) al pesto, spiedini di pesce e carote grattugiate al limone.
Cena: tacchino al forno con patate, insalata mista, un frutto o una créme caramel (1 o 2 volte a settimana). Oppure un insalata di spinaci crudi con pinoli Crostoni allo speck e infine una mela cotta al forno..
Ecco alcune delle diete che se fatte in modo coretto daranno i lori frutti
E questa Estate tutti a mareeeeee
Meditate gente meditate
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