mercoledì 6 giugno 2012
La Televisione del futuro.Samsung presenta la sua...
Il banco di prova ufficiale saranno i prossimi Giochi Olimpici, che verranno inaugurati a Londra il prossimo 27 luglio. Una parte delle riprese video, infatti, verrà effettuata utilizzando una nuova tecnologia chiamata Super Hi-Vision (per gli amici, Ultra HD) che promette una risoluzione senza precedenti.
Attenzione, non stiamo parlando di un semplice “aggiornamento” dell’attuale Full-HD, ma di un vero e proprio salto quantico verso un tipo definizione mai vista prima. Negli ultimi giorni, la International Telecommunication Union ha stabilito gli standard per questo nuovo formato, indicando due tipi di Ultra Definizione: il primo “minore” con una risoluzione di 3840x2160 pixel (4K) e con un frame rate di 60 fps, il secondo con una risoluzione di 7680x4320 pixel (8K) e un frame rate di 120 fps.
Se vi siete persi nella selva di cifre, vi basti sapere che l’attuale formato Full-HD ha una risoluzione di 1920x1080 pixel, una definizione dell’immagine 16 volte inferiore allo standard più alto garantito dalla tecnologia Super Hi-Vision. A questa superiore qualità dell’immagine si affianca un nuova tecnologia audio surround chiamata 22.2, che prevede l’utilizzo di ben 22 altoparlanti e 2 subwoofer posizionati a tre diverse altezze.
La storia dell’ultra alta definizione affonda le proprie radici nel principio dello scorso decennio, quando la compagnia di broadcasting nipponica NHK svilluppò un prototipo di sistema UHD, costituito da 16 sensori HDTV. Nel 2005, la NHK testò per la prima volta il sistema e trasmise 30 minuti di filmato UHD a 240 km di distanza utilizzando una rete in fibra ottica. Nel 2006 è stato invece testato il primo schermo da 450 pollici in Ultra HD. Negli anni successivi la tecnologia è stata più volte testata per la ripresa di eventi pubblici (ad esempio il concerto dei Charlatans nel 2010) . Poi, lo scorso febbraio, NHK ha presentato il primo sensore CMOS per telecamere Ultra HD, che consente di riprendere filmati in risoluzione 8K (33 megapixel) e con una frequenza di fotogrammi pari a 120 fps. Questo tipo di sensori verrà testato con ogni probabilità nelle prossime Olimpiadi, dove consentirà la riproduzione di filmati al rallentatore con una definizione senza precedenti.
Superato il banco di prova londinese di quest’estate, questa tecnologia comincerà l’arduo percorso che la porterà, è probabile, a dettare un nuovo standard video per gli anni a venire. Oltre alle difficoltà legate al costo della tecnologia impiegata per le riprese e la trasmissione, un ostacolo significativo sarà rappresentato dal “peso” delle registrazioni in UHD. Poniamo di voler archiviare un filmato di UHD di due ore (un film, ad esempio): il formato non compresso occuperebbe qualcosa come 23 Terabyte, mentre utilizzando una compressione MPEG-2 si potrebbe scendere fino a 720 gigabyte. È chiaro che, a meno che si riesca a ottenere una compressione migliore, il Blu-Ray non è un formato sufficientemente capiente per l’Ultra HD, ed è probabile che il passaggio alla nuova ultra definizione sarà accompagnato da una transizione parallela nei supporti digitali (qualcuno già intende puntare sui dischi ottici proteici PCD).
Il lavoro sugli apparecchi UHD invece è già entrato in una fase avanzata. Il primo TV UHD è stato presentato allo scorso CES, uno Sharp da 85 pollici con una risoluzione pari a 33 Megapixel, mentre un mese fa Panasonic ha annunciato un TV al plasma UHD da 145 pollici.
Secondo le previsioni, la tecnologia UHD raggiungerà il grande pubblico intorno al 2020 e promette di rivoluzionare il modo di fruire la televisione. Oltre a garantire una definizione senza pari e un realismo fino a poco tempo fa inconcepibile, secondo la ITU il formato Ultra HD consentirà di ridurre l’affaticamento e lo stress visivo del telespettatore, aumentando così il coinvolgimento degli spettatori e, pare, diminuendo la durata percepita dei programmi televisivi. In parole povere: più le immagini sono definite, più tempo lo spettatore passerà davanti allo schermo. Dal punto di vista di un’azienda di broadcasting in procinto di rinnovare il suo assetto tecnologico, il gioco vale decisamente la candela.
Samsung presenta la tv del futuro
É stata presentata ieri alla Pelota di Milano la tv del futuro, la Smart Tv di Samsung che si presenta come il primo televisore al mondo che permette di interagire completamente con lo schermo attraverso voce, gesti e volto. Per presentarlo in pompa magna è stata arruolata la compagnia di ballo del Chiambretti Night Show. Un viaggio alla scoperta della tv intelligente che dovrebbe rivoluzionare il più collaudato dei media.
Una serata presentata da Francesca Ceci, già ai microfoni di Pole Position che ha introdotto la performance dei ballerini che si sono esibiti in una coreografia esclusiva per presentare gli innovativi televisori che possono interagire con gli spettatori attraverso un doppio microfono e una webcam integrata. Addio al vecchio e introvabile telecomando, per accendere i nuovi tv è sufficiente pronunciare “ciao smart tv” o regolare il volume con il comando vocale “volume su, volume giù”. E il riconoscimento del volto dell'utente permette di precaricare i contenuti preferiti. Una tv con un bagaglio potenzialmente infinito grazie alle app sviluppate in esclusiva per la piattaforma Samsung con 363 app di cui 305 internazionali e 58 nazionali, oltre al Family Story, oper organizzare foto e vedere slide show con la famiglia, Fitness per gestire via Wi-Fi da smartphone tramite l’app ‘Noom’, forma fisica e obiettivi di fitness e Kids, pensata per i più piccoli.
E la connettività dei nuovi televisori trasforma il Galaxy SII e Tab Samsung in Second TV attivando l’applicazione Second View per vedere il medesimo contenuto su second screen in un nuovo ecosistema targato Samsung. Una tv che cresce e si evolve grazie all'Evolution Kit che permetterà di aggiornare costantemente il proprio Smart Tv semplicemente inserendo un dispositivo grande quanto una carta di credito. Tutto unito ai colori sorprendenti del Micro Dimming nell’ES7000 e il Micro Dimming Ultimate nell’ES8000. Entrambi i modelli sono già dispnibili in Italia nei formati 40, 46 e 55 pollici. Dopo Milano il Samsung tour arriverà a Bari, Roma e Bologna.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento