Di solito i grandi videogiochi escono nel periodo autunno inverno.
Ma forse pur di spingere il mercato dei videogiochi, in calo anche questo,si fa uscire un videogame a cavallo tra la fine delle scuole,esami,vacanze,e sopratutto la crisi,ormai la gente prima di spendere 59,00 per un GAME,ci pensa 3 volte.
Comunque parliamo un po' di questo videogame .
Max Payne 3
Riflessa da uno specchio logoro, l’immagine tremolante di un Max Payne sconvolto dal dolore squarcia le tenebre del passato e ritorna a noi con il terzo capitolo della leggendaria serie a lui dedicata.
Il travagliato passaggio ai Rockstar Games della proprietà intellettuale della saga nata e cresciuta tra i freddi laghi finlandesi di Remedy trova conferma nei nove anni di purgatorio intercorsi dall’uscita dell’ultimo episodio, un periodo di tempo così dannatamente lungo da trasformare in rassegnazione la sofferenza patita dal protagonista e dai milioni di appassionati costretti ad attendere il suo ritorno.
Dei tanti discorsi fatti dalla stampa di settore nell’interminabile fase di sviluppo che il team Rockstar si è concesso per dare forma alla sua nuova creatura e ridare al Re del bullet time la sua fida corona, i più genuini sono stati senza ombra di dubbio quelli che, nel rispetto di ciò che è stato fatto in passato e nel sano scetticismo dei fan di lungo corso, hanno accompagnato le discussioni sorte in rete tra i cultori del genere e i giocatori più navigati: a prescindere dall’esperienza maturata dalla grande R, infatti, in questi mesi il palpabile timore per la “serializzazione alla GTA” è andato a braccetto con la ritrosia degli utenti impauriti dal profondo solco segnato dagli sviluppatori per dividere il concept originario dal nuovo percorso narrativo, stilistico e “ludico” intrapreso con Max Payne 3.
Con la recensione che vi proporremo quest’oggi, quindi, cercheremo di analizzare gli aspetti principali dell’opera per capire, dopo diverse nottate insonni passate con le versioni Xbox 360 e PlayStation 3, se le modifiche apportate dai Rockstar Games siano state o meno azzeccate.
Alla luce degli elementi analizzati in questa recensione, concludiamo affermando che Max Payne 3, pur senza sconvolgere né sorprendere come i precedenti lavori di Rockstar Games (GTA IV e Red Dead Redemption su tutti), ha l’indubbio merito di riportare in auge, e nel migliore dei modi, una saga data prematuramente per spacciata.
Temuta come la peste dagli appassionati di lungo corso e dagli amanti degli action vecchia scuola, l’introduzione del modulo multiplayer non copre assolutamente la campagna in singolo e finisce persino ad esaltare il livello artistico, “ludico” e narrativo raggiunto dagli sviluppatori statunitensi per dare forma agli eventi vissuti dal protagonista nella sua ultima avventura tra New York e San Paolo.
Nell’universo virtuale di Max Payne 3 il vecchio volto degli action in terza persona si riverbera nel presente per prodursi, con la semplicità tipica dei capolavori, in una pioggia cristallina di luci, di emozioni e di sensazioni destinate a rimanere impresse nella mente degli utenti più smaliziati e dei neofiti degli sparatutto.
Mi piace:
La geniale direzione artistica
Campagna in singolo longeva e appagante
Multiplayer ricco e personalizzabile
Graficamente eccelso
Non mi piace:
Sottotitoli in italiano troppo piccoli
Scontri corpo a corpo appena abbozzati
Su PS3, frame rate irregolare nelle situazioni più concitate
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